Il team di Ernesto.it oggi vi presenta Patricia Wells, founder di The Enderby Academy, specialista nella formazione in lingua inglese, per ragazzi e adulti.
Ecco cosa abbiamo scoperto su di lei:
Come selezionate i vostri insegnanti? In base a quali criteri scegliete i futuri educatori?
Io parto da un principio per me fondamentale: il lavoro che ognuno sceglie deve essere svolto con serietà, professionalità ma soprattutto passione. Quando parlo con un possibile candidato quello che devo percepire è la passione per ciò che sta facendo. I titoli o l’esperienza hanno davvero poco valore. Soprattutto nel campo dell’insegnamento bisogna essere in grado di capire le esigenze dello studente e lavorare insieme per il raggiungimento dell’obiettivo desiderato. Creare empatia con lo studente, essere equilibrati e flessibili, saper sottolineare gli errori senza essere giudicanti e motivare lo studente per stimolare sempre una maggiore crescita.
Bisogna saper “intrattenere” lo studente e fare in modo di non farlo sentire a scuola. Mai giudicare ma trasmettere conoscenza.
Incentivare la sua crescita e fargli capire che gli ostacoli che si presentano sono solo ostacoli imposti dalla sua testa. Tutti sono in grado di apprendere e a qualunque età, l’importante è riuscire a lasciare aprire la mente alla nuova conoscenza lasciandosi alle spalle vecchie esperienze o vecchi fallimenti. In sostanza non chiedo ai miei potenziali insegnanti di farmi un elenco di titoli o di esperienze pregresse, ma dopo aver spiegato loro come mi aspetto che lavorino e chiesto se credono di poter seguire questi pochi principi se la risposta è SI allora sono parte del team. È ovvio che non posso solo basare la mia scelta su quanto detto prima ma col tempo (per cui è anche questo un rischio) e grazie ai feedback degli studenti e al fatto che il 95% di loro rinnova il pacchetto dichiarandosi soddisfatti, so di aver fatto la scelta giusta. Ultimo fattore determinante è sapere che i miei insegnanti stanno lavorando CON me e non PER me. A The Enderby Academy comunichiamo costantemente per capire come possiamo migliorare e per prendere in considerazione nuove idee e nuovi progetti. Sono aperta a qualunque proposta e valorizzo chi sa trovare qualcosa di davvero unico che sappia distinguersi sul mercato. Tutti i miei insegnanti sono liberi di scegliere quante ore vogliono dedicare la settimana all’insegnamento purché rispettino l’impegno preso con professionalità ed energia positiva.
Cosa differenzia The Enderby Academy dalle grandi aziende operanti nel vostro settore?
In questo periodo stiamo lavorando su un nuovo progetto che spero possa realmente contribuire a rivoluzionare il sistema educativo, a dare quella svolta per cui l’apprendimento possa diventare un percorso personalizzato, stimolante, ad hoc per ogni singolo studente. Si tratta del mio libro intitolato “Essential tips for learning English effectively”. Non si tratta del classico libro di testo carico di materiale didattico per l’apprendimento della lingua Inglese, ma di un “manuale” dove spiego quali sono le barriere linguistiche e psicologiche da dover superare per poter studiare la lingua in autonomia, mantenendo vivo l’interesse e con
un raggiungimento garantito dell’obiettivo prefissato. Scelgo di lavorare individualmente perché ogni singolo studente ha la sua esigenza, il suo pensiero, il suo obiettivo, le sure aspettative, i propri ostacoli da superare, i propri limiti, i propri pregi, le proprie giornate storte, i propri fallimenti, i propri successi, le proprie esperienze, il proprio vissuto. Voglio sapere chi sono i miei studenti, ricordarmi i loro nomi, le date dei loro compleanni, farli sentire unici. A The Enderby Academy vogliamo e siamo costantemente di supporto via email, su whatsapp o su Skype, per qualsiasi dubbio o richiesta.
Qual è il maggiore punto di forza dato dall’apprendimento della lingua inglese?
Per me il maggior punto di forza dato dall’apprendimento è il raggiungimento della libertà di pensiero e di conseguenza della libertà individuale. Le nozioni non solo vanno studiate e apprese ma vanno assimilate e devono contribuire a creare un pensiero soggettivo ma opinabile aperto al nuovo, atte a rendere la mente flessibile e giovane. Il cammino dell’apprendimento è infinito ed è l’unico modo per allenare la mente al futuro.
L’apprendimento della lingua inglese contestualizzato a questo preciso momento storico apre le porte ad una comunicazione globale, a nuove esperienze lavorative, alla libertà di scelta, al poter venire in contatto con culture così lontane e fino a 50 anni fa quasi
irraggiungibili. Il mondo sta cambiando grazie alla tecnologia, ad internet, ai social ma anche grazie all’inglese. Sostengo i giovani al 100% perché solo loro potranno rendere questo mondo un luogo dove diverse culture potranno incontrarsi, conoscersi e accettarne le differenze, ed è per una cosa veramente unica nella storia dell’umanità. La mia generazione è chiusa, ancora troppo ancorata alle proprie tradizioni, al punto tale da non dare spazio mentale a questo incredibile cambiamento.
Una lingua si può mai considerare “conosciuta” a tutti gli effetti?
Una lingua si potrebbe assolutamente considerare “conosciuta” a tutti gli effetti se solo si abbattessero quei limiti imposti dal nostro pensiero. I bambini apprendono più velocemente perché sono aperti al nuovo, non hanno esperienze pregresse, e strutture mentali che portano il nostro cervello ad essere troppo analitici. L’essere analitico dell’adulto crea solo ostacoli nell’apprendimento e ne rallenta il processo.
L’inglese è riconosciuto come lingua globale. Pensate che manterrà questo status anche in futuro o che possa essere “minacciato” da altre lingue che ne prenderanno il posto? Qual è il vostro pensiero?
Non so se la lingua inglese sia realmente minacciata da altre lingue. Ho letto alcuni articoli in merito parecchio contraddittori, ma almeno per i prossimi 100 anni dovrei poter stare tranquilla. Se invece così fosse noi di The Enderby Academy non potremmo fare altro che dare spazio ad un’altra lingua e riprendere il nostro cammino verso questo cambiamento.
Ci sono stati clienti che vi hanno stupito per capacità di apprendimento e clienti per i quali vi siete dovuti arrendere?
Non conosco la parola “arrendersi”, ma vi è stato un caso di un ragazzino che ho preferito affidare ad una collega poiché non siamo mai riusciti a creare la giusta empatia. Voglio anche sottolineare che era un ragazzino molto intelligente a con una conoscenza della lingua inglese al di sopra della media.
Tutti i miei studenti continuano a stupirmi e a darmi soddisfazioni ineguagliabili. Ogni piccola conquista è un’enorme gratificazione.
Quando percepisco il miglioramento, l’abbattimento dei limiti da loro stessi imposti e la capacità di lasciarsi andare in presenza anche di errori vuol dire che ho fatto un ottimo lavoro.
UNA VITA SOLA NON BASTERÀ PER APPRENDERE TUTTO QUELLO CHE VOGLIO SAPERE: ECCO PERCHÉ CREDO NELLA REINCARNAZIONE
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